San Gerardo Maiella
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Aprile

1 APRILE - S. Ugo vescovo

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

Quand’è che il Signore volle essere riconosciuto? All’atto di spezzare il pane. È una certezza che abbiamo: quando spezziamo il pane riconosciamo il Signore. Non si fece riconoscere in altro gesto diverso da quello; e ciò per noi, che non lo avremmo visto in forma umana.

Agostino d’Ippona


2 APRILE - S. Francesco da Paola eremita

Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.

L’Eucaristia è un’estensione dell’Incarnazione, per cui la maternità di Maria si estende anche alla presenza eucaristica del Figlio nella Chiesa. È, quindi, nel seno della Vergine la sorgente stessa del sacerdozio di Cristo e della Chiesa.

Antonino Grasso


3 APRILE - S. Sisto I papa

Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Dio di misericordia, che rinnovi in Cristo tutte le cose: davanti a te sta la nostra miseria. Tu che hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa, perché rifiorisca nel cuore il canto della gratitudine e della gioia.

Preghiera sul Vangelo


4 APRILE - S. Isidoro vescovo e dottore della Chiesa

Con te, Signore, non temo alcun male.

Nel racconto della Cena, si usano i verbi al passato: prese il pane, lo spezzò... Sembra che si racconti una storia; ma mentre la si racconta, si traduce in realtà: Gesù rinnova la Cena, come in quella sera. Come allora, l’unico sacrificio si fa presente nei segni del Pane e del Vino.

Monsignor Mariano Magrassi


5 APRILE - S. Vincenzo Ferrer sacerdote

Signore, ascolta la mia preghiera.

Mentre Gesù istituiva l’Eucaristia, quale memoriale perenne della sua Pasqua, poneva questo atto supremo della Rivelazione alla luce della misericordia. Gesù viveva la sua passione e morte, cosciente del grande mistero di amore che si sarebbe compiuto sulla croce.

Papa Francesco


6 APRILE - S. Pietro da Verona sacerdote e martire

A te la lode e la gloria nei secoli, o Signore.

Come ci è caro il prossimo quando lo vediamo nutrito del medesimo pane, alla stessa mensa, amato con tanta effusione da Gesù Cristo; come la penitenza, la mortificazione, il sacrificio perdono la loro amarezza quando si riceve Gesù crocifisso!

San Pier Giuliano Eymard


7 APRILE - S. G. Battista de la Salle sacerdote

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Se è vero che la celebrazione dell’Eucaristia deve informare la vita, è vero anche l’inverso. È la vita che deve entrare nella celebrazione eucaristica. I segni e i gesti della quotidianità possono arricchire la nostra preghiera e renderla così più vivace e più sentita.

Monsignor Douglas Regattieri


8 APRILE - S. Dionigi vescovo

Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.

Pieni di stupore per la straordinaria grandezza del dono e dell’amore verso di noi, regoliamo le nostre azioni, parole e pensieri secondo la buona, gradita e perfetta volontà di Dio. Questo infatti è il Sangue della nuova alleanza.

Gregorio Palamas


9 APRILE - S. Demetrio martire

Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

Non c’è alcuna testimonianza che Maria fosse presente all’Ultima Cena, quando il rito della nuova alleanza è stato istituito, ma lei stava in piedi sotto la croce, là dove fu consumato il santo sacrificio dell’Agnello che ha tolto i peccati del mondo.

Congresso eucaristico di Québec


10 APRILE - S. Macario pellegrino

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Signore, con la tua vita donata agli altri fino al dramma della passione, tu metti in crisi i nostri sogni e i nostri progetti. Eppure sei il senso della nostra vita. Vogliamo metterci alla tua scuola. Fa’ delle povere storie della nostra vita e del nostro dolore, la tua storia con noi.

Preghiera sul Vangelo


11 APRILE - S. Stanislao vescovo e martire

Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Gesù, dicendo: «Fate questo in memoria di me», affidava ai suoi discepoli la missione di fare sempre di nuovo questo gesto eucaristico. La meraviglia che si era prodotta nell’Ultima Cena doveva ripetersi come offerta dell’unico sacrificio e come banchetto di comunione.

Jean Galot


12 APRILE - S. Zenone vescovo

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

Nell’Ultima Cena Gesù ha scelto, come segno del suo dono, il pane e il calice della fraternità. Ne consegue che la celebrazione della memoria del Signore, in cui ci si nutre del suo Corpo e del suo Sangue, esige e fonda la comunione con lui e dei fedeli fra di loro.

Papa Francesco


13 APRILE - S. Martino I papa e martire

O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.

Dopo la Cena eucaristica Gesù rivela agli apostoli i più alti misteri del suo amore. Avendo fatto la Comunione, avendo ricevuto il Dio di tutta la verità, sono ora capaci di comprendere. Gli possono dire: «Ora, Signore, parli chiaramente. Ora sappiamo che tu sai tutto».

San Pier Giuliano Eymard


14 APRILE - S. Lamberto vescovo

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Al centro della Preghiera eucaristica c’è il racconto dell’Ultima Cena. Il celebrante, mentre narra quello che Gesù ha fatto, accompagna le parole con dei gesti: prende un pezzo di pane, poi un calice di vino, su di essi rende grazie per darli poi in cibo e bevanda a tutti i presenti.

Monsignor Luciano Monari


15 APRILE - S. Teodoro martire

Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Il corpo di Cristo, squarciato dalla lancia, effuse acqua e sangue... Ricordando questa grazia, con timore e tremore accostatevi a quest’altare. Riconoscete nel pane quello stesso Corpo che pende sulla croce, e nel calice lo stesso Sangue che sgorgò dal suo fianco.

Agostino d’Ippona


16 APRILE - S. Bernardetta Soubirous vergine

Venite, adoriamo il Signore, crocifisso e sepolto per noi!

Tutto tace. Ma la grande lotta ha fine. Colui che separa è vinto. Sotto la terra, nel profondo delle nostre anime, una scintilla di fuoco si è accesa. Veglia di Pasqua. Attorno alla roccia mortale, fiorisce il giardino.

Patriarca Bartholomeos I


17 APRILE - S. Innocenzo vescovo

Questo è il giorno del Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Gesù, l’amore ti ha portato a offrire te stesso accettando la morte che ti veniva inflitta: tu, il Vivente, sei amore che chiama amore, che vince le nostre paure, che splende sulle tenebre della nostra incredulità e che, per la fede, ci spalanca le porte del Cielo.

Preghiera sul Vangelo


18 APRILE - S. Galdino vescovo

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

C’è un rapporto diretto tra giorno del Signore ed Eucaristia. Il giorno del Signore connota l’Eucaristia in modo pasquale. Infatti, la domenica diventa la memoria settimanale della Pasqua. E la Pasqua trova nell’Eucaristia domenicale il suo momento celebrativo.

Monsignor Franco Giulio Brambilla


19 APRILE - S. Leone IX papa

Dell’amore del Signore è piena la terra.

Gesù ha insegnato nell’Ultima Cena: «Fate questo in memoria di me». E da quella notte l’Eucaristia è il memoriale della nostra fede. L’Eucaristia è dono del Padre. Gesù vuole che la consideriamo così: «È il Padre mio che vi dà il vero pane del cielo».

Papa Francesco


20 APRILE - S. Aniceto papa

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Diamo libero sfogo in questo bel giorno alla più viva gioia. Questo giorno tiene il primo posto tra tutti gli altri giorni dell’anno. È il giorno in cui il Signore spezza le catene alle anime negli inferi e riapre le porte di ingresso in cielo, che erano rimaste chiuse fino a lui.

San Pier Giuliano Eymard


21 APRILE - S. Anselmo d’Aosta vescovo e dottore della Chiesa

O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Signore Gesù, come i discepoli di Emmaus, anche noi abbiamo bisogno che tu ti avvicini e cammini al nostro fianco. Abbiamo bisogno di sentirci accolti e ospitati dal tuo cuore, che è più grande dei nostri smarrimenti, delle nostre paure e delle nostre miserie.

Monsignor Corrado Pizziolo


22 APRILE - S. Leonida martire

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

«Questo è il mio corpo»: queste parole cambiano la natura dell’offerta. Questa parola del Salvatore, una volta pronunciata, è sufficiente per compiere il più perfetto sacrificio sulla tavola di tutte le chiese, dall’ultima Pasqua di Gesù Cristo fino ai nostri giorni.

Giovanni Crisostomo


23 APRILE - S. Giorgio martire

Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.

Il segno dell’acqua trasformata in vino a Cana annunzia già l’Ora della glorificazione di Gesù. Manifesta il compimento del banchetto delle nozze del regno del Padre, dove i fedeli berranno il vino nuovo divenuto il Sangue di Cristo.

Catechismo della Chiesa Cattolica


24 APRILE - S. Fedele da Sigmaringen sacerdote e martire

Rendete grazie al Signore: il suo amore è per sempre.

O Padre di misericordia, che in questo giorno santo raduni il tuo popolo per celebrare il memoriale del Signore morto e risorto, effondi il tuo Spirito sulla Chiesa perché, spezzati i vincoli del male, rechi a tutti gli uomini l’annuncio della salvezza e della pace.

Preghiera sul Vangelo


25 APRILE - S. Marco evangelista

Canterò in eterno l’amore del Signore.

Dare a Gesù le nostre cose – fatiche, dolori, fallimenti e peccati – è solo il primo atto. Dal dare si deve passare subito, nella Comunione, al ricevere. Ricevere nientemeno che la santità di Cristo! Se non facciamo questo non capiremo mai “l’enormità” che è l’Eucaristia.

Cardinal Raniero Cantalamessa


26 APRILE - S. Cleto papa

Il Signore regna, si riveste di maestà.

Nell’Eucaristia Gesù, come fece con i discepoli di Emmaus, si affianca a noi, pellegrini nella storia, per alimentare in noi la fede, la speranza e la carità; per confortarci nelle prove; per sostenerci nell’impegno per la giustizia e la pace.

Papa Francesco


27 APRILE - S. Zita vergine

Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Ecco il tempo della gioia e dell’allegria. Esultiamo con la Chiesa. Gesù non è più sul Calvario, né nella tomba: è risorto! La sua risurrezione diventa modello della nostra risurrezione corporale e spirituale. Meditiamo, con la Chiesa, su Gesù risorto: vi scopriremo tutte le grazie.

San Pier Giuliano Eymard


28 APRILE - Ss. Pietro Chanel e Luigi de Montfort sacerdoti

Ascolta, Signore, il grido del povero.

L’adorazione è la scoperta del nostro essere bisognosi. Più ancora: di essere fragili. L’adorazione coincide con la domanda: “Prendimi, fammi tuo, portami dentro il tuo mistero trinitario, dona alla mia fragilità e pochezza la forza della tua eternità e della tua immensità”.

Monsignor Massimo Camisasca


29 APRILE - S. Caterina da Siena patrona d’Italia e d’Europa

Benedici il Signore, anima mia.

Come il pane del Corpo di Cristo viene portato a costituire un’unità a partire da molti chicchi, e quel vino da molti acini di un grappolo viene portato a costituire un’unica bevanda, così il Signore ha voluto che coloro che sono in relazione con lui stiano nell’unità della fede.

Manoscritto di Troyes


30 APRILE - S. Pio V papa

Su di noi sia il tuo amore, Signore.

Maria è modello per la Chiesa di come si accoglie la Parola (Annunciazione), la si genera (Natività), la si presenta al mondo (Epifania), la si conserva dentro di sé (vita di Nazareth), le si crede (Cana), la si diffonde (Visitazione), le si è fedeli (Croce), la si testimonia (Pentecoste).

Michele Giulio Masciarelli


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Ultimo aggiornamento 27/07/2021